10-11 GIU ‘17: Il programma della Festa della Rocca 2017

L’associazione Salviamo La Rocca presenta il programma della Festa della Rocca 2017, organizzata con la Pro Loco di San Giuliano e l’associazione La Voce del Serchio, che si terrà sabato 10 e domenica 11 giugno prossimi. 
Manifestazione che ogni anno porta centinaia di visitatori nella piccola frazione sangiulianese, per un tuffo tra la storia, la natura, i sapori, il divertimento.
 La Festa vedrà al centro la celebre fortezza con le sue torri, con passeggiate guidate che ne illustreranno la storia, la struttura, le leggende.

Ma sarà tutto il territorio a essere coinvolto: le escursioni realizzate in collaborazione con le guide ambientali di Piedi in Cammino porteranno infatti i visitatori alla scoperta dell’intero sistema fortificato medievale del confine Pisa-Lucca.
Non mancheranno visite anche al borgo storico, e per la prima volta la possibilità di salire sul suggestivo campanile medievale, che in antichità era una torre di avvistamento.

Presenza chiave, come sempre, i produttori di Slow Food condotta Pisa e Monte Pisano, che cureranno anche la cena del sabato.
E poi la possibilità di fare rafting e kayak in Serchio, la rievocazione medievale sulle sponde del fiume, gli Arcieri storici della Rocca di San Paolino, le biciclettate da Pisa e Viareggio a cura delle sezioni locali della FIAB, la musica della Filarmonica Sangiulianese, la mostra del Gruppo Fotografico “La Rocca”, la gara di orienteering per ragazzi a cura del CAI di Pisa.
E per chiudere entrambe le sere, musica rock nel cortile di Villa Danielli Stefanini.

L’intero programma si può leggere qui: www.salviamolarocca.it/festa

«La Festa della Rocca si conferma come un punto di riferimento per vivere il territorio a 360 gradi – dicono dall’associazione Salviamo La Rocca -. La nostra filosofia è che non serve andare lontano per poter fare passeggiate mozzafiato, sport fluviali, degustazioni genuine, scoperte storiche e archeologiche e divertirsi in un ambiente sano e vitale. Ogni vicolo, ogni casa, ogni pietra del nostro territorio contiene una storia e ha segreti da scoprire».

La Festa quest’anno ha il patrocinio della Regione, delle Province di Pisa e Lucca e dei Comuni di San Giuliano, Lucca e Vecchiano, proprio per la rilevanza del territorio oggetto delle iniziative, che si estende a tutto l’antico confine fortificato pisano-lucchese. 
«Questo è un territorio che dovrebbe essere sempre più integrato, al di là dei confini amministrativi, proprio perché costituisce un paesaggio unico, fatto di colline, fiume, torri e castelli. Con l’associazionismo storico di Vecchiano e di Lucca, infatti, ci stiamo muovendo per proporre un progetto di valorizzazione comune».

La Festa della Rocca vede la collaborazione di tante realtà che organizzano le singole iniziative: associazioni di escursionismo, di rievocazione, di mobilità ciclabile, di sport fluviali, il Gruppo Archeologico Vecchianese. E poi naturalmente la collaborazione consolidata con Slow Food Pisa e Monte Pisano e con l’associazione La Voce del Serchio.
 «Inoltre, quest’anno siamo particolarmente felici di avere tra i co-organizzatori la Pro Loco di San Giuliano Terme, che ha contribuito in maniera sostanziale – concludono da Salviamo La Rocca -. Segno che la Festa, giunta alla quinta edizione, sta diventando un punto di riferimento per tutto il territorio».

Dalla Pro Loco di San Giuliano Terme arrivano i ringraziamenti agli organizzatori «per averci coinvolti in questa bellissima iniziativa dalla quale si evince una cosa importantissima: la collaborazione è l’arma vincente per ogni evento. 
Ed è proprio sulla collaborazione che l’attuale  Pro Loco sta costruendo il suo futuro e quello di  altre associazioni che vorranno collaborare, affinché anche  altri eventi , in altre frazioni, ottengano lo stesso magnifico risultato di questa festa, con la speranza che i cittadini di San Giuliano diano fiducia al nostro programma, associandosi alla Pro Loco.
 Così facendo ci aiuteranno a conseguire quei risultati utili al turismo, al commercio, all’enogastronomia e alla cultura del nostro territorio».