Domande & Risposte
Di chi è la Rocca di Ripafratta? Cosa sta facendo l'associazione per salvarla? E io come posso dare una mano?
Tutto quello che c'è da sapere sul recupero della Rocca di Ripafratta e sull'associazione Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca", in una serie di domande e risposte costantemente aggiornate. Clicca su ogni singola domanda per espanderla e leggere la risposta.
Ultimo aggiornamento: 13 marzo 2023.
La Rocca e il suo recupero
L'unica cosa che ci sentiamo di rispondere in tutta tranquillità è: non ottimali. Non sono state fatte da tempo indagini sulle condizioni della struttura; sono visibili importanti crepe che attraversano la cinta muraria esterna. La vegetazione infestante ha invaso l'interno e aggredito la struttura.
La Rocca è ufficialmente proprietà del Comune di San Giuliano Terme (PI) dal 27 aprile 2021.
È stata a lungo posseduta da privati, finché, anche a seguito di una decennale campagna di mobilitazione promossa da Salviamo La Rocca e dai cittadini, il Comune di San Giuliano Terme ne ha deciso l'acquisto, in vista di un percorso di recupero, con una votazione unanime del consiglio comunale. L'acquisto è avvenuto anche grazie ad un sostanzioso contributo economico da parte della Regione Toscana.
Internamente, la Rocca non è in sicurezza e pertanto non è accessibile liberamente. Visite guidate vengono tenute in alcune occasioni dalla Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca".
La Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca" è autorizzata dal Comune di San Giuliano Terme a effettuare visite guidate ai beni storici del territorio di Ripafratta, ovviamente senza scopo di lucro. Le visite alla Rocca, al borgo di Ripafratta e ai suoi dintorni sono esperienze molto richieste e partecipate. Si tengono nella due giorni della Festa della Rocca (secondo weekend di settembre) e in altre occasioni durante l'anno, che vengono rese note di volta in volta.
In collaborazione con la Cooperativa di Comunità di Ripafratta, l'associazione promuove anche escursioni più lunghe, alla scoperta delle altre fortezze vicine, tutte parte della medesima cintura di fortificazioni medievali del confine pisano-lucchese.
Tutte le visite guidate, le escursioni e le iniziative dell'associazione e della cooperativa vengono comunicate su questo sito o sulla pagina Facebook.
Noi non chiediamo né abbiamo mai chiesto che il Comune di San Giuliano Terme si faccia carico delle spese di ristrutturazione della Rocca. Sarà necessario il coinvolgimento di enti quali Regione e Ministero della Cultura, e la capacità di progettare per ottenere finanziamenti. Abbiamo sempre chiesto, questo sì, che il Comune si facesse promotore del lungo e articolato processo di recupero del bene.
La proprietà della Rocca è limitata, grosso modo, alla struttura stessa, ed è circondata da due terreni di ulteriori privati. Come è facile intuire, se si vuole giungere a un recupero (ma anche soltanto a lavori di pulizia dalla vegetazione e messa in sicurezza) è vitale avere la disponibilità degli spazi che fiancheggiano il bene storico da tutti i lati, e ovviamente una via di accesso. Il Comune ha da tempo contatti con le proprietà private confinanti, ma ancora non è giunto ad alcun accordo concreto; in più occasioni pubbliche, l'amministrazione ha manifestato l'intenzione di procedere con determinazione all'acquisizione di tali spazi.
Nel 2017 il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell'Università di Pisa, il comune di San Giuliano e Salviamo La Rocca hanno sottoscritto una convenzione, in base alla quale il Dipartimento ha lavorato a un piano strategico di recupero, articolato in più fasi, e che comprende anche un approfondimento gestionale.
Sulla base di una proposta presentata da Salviamo La Rocca, nel 2019 l'Università, il Comune e l'associazione hanno approfondito la loro collaborazione, firmando un protocollo d'intesa e costituendo un "Comitato promotore per il recupero della Rocca". Il Comitato, che ha preso come base il lavoro svolto dal Dipartimento, ha il compito di individuare le migliori strade per arrivare al recupero della Rocca e produrre uno studio di fattibilità sulla base del progetto realizzato dal Dipartimento. Il "Programma strategico per il recupero della Rocca di San Paolino in Ripafratta" è stato presentato ufficialmente il 19 marzo 2022 durante le celebrazioni per i 10 anni di "Salviamo La Rocca".
Il Comitato è costituito da due membri per ognuno dei tre soggetti partecipanti (Università, Comune e associazione): Marco Giorgio Bevilacqua (presidente), Denise Ulivieri, Matteo Cecchelli, Matteo Machiavelli, Baldassare Fronte, Luca Magnozzi.
Al momento non esiste un progetto esecutivo vero e proprio. Tuttavia, il Comitato promotore (vedi voce precedente) ha redatto un documento programmatico, una sorta di road map per fasi, denominato "Programma strategico per il recupero della Rocca di Ripafratta", presentato a marzo 2022. Sulla base di tale programma, saranno sviluppate attività di ricerca fondi per poter eseguire pulizia, rilievi, studi archeologici, progettazione, messa in sicurezza di alcune parti e infine il recupero strutturale vero e proprio.
Nei primi mesi del 2023, il Comune ha annunciato che darà avvio, in collaborazione con l'Università di Pisa e una sua spin-off, a una importante campagna di rilievi architettonici propedeutici alla stesura di un vero e proprio progetto di messa in sicurezza e riqualificazione.
I bandi PNRR potrebbero costituire occasioni importanti di finanziamento di una o più fasi del Programma strategico. Il Comitato promotore li sta monitorando continuamente e a due di essi il Comune ha già partecipato.
La cifra media raccolta dai crowdfunding in Italia è piuttosto bassa per le esigenze di recupero della Rocca. Certamente non adeguata a coprire le spese di messa in sicurezza, molto ingenti. Potrebbe però essere uno strumento utile per finanziare una piccola parte, anche simbolica, del recupero e sensibilizzare ulteriormente la popolazione ed eventuali altri donatori privati.
In ogni caso, qualsiasi cifra raccolta con un'iniziativa di crowdfunding dovrebbe essere affiancata da un importante finanziamento da parte di altri soggetti pubblici e/o privati.
L'associazione Salviamo La Rocca e le sue attività
La Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca" aps è un'associazione senza scopo di lucro iscritta nel Registro unico nazionale del Terzo Settore come associazione di promozione sociale, e all'albo delle pro loco della provincia di Pisa.
Nata nel 2012 come "Associazione socio-culturale Salviamo La Rocca", ha raccolto e incanalato gli sforzi dei cittadini di Ripafratta per salvaguardare la Rocca e valorizzare il proprio territorio. Si occupa di promuovere il recupero del bene storico e del borgo di Ripafratta, di organizzare il territorio dal punto di vista turistico e combattere il degrado urbano, di fare attività di divulgazione storica, di valorizzare il senso di appartenenza alla comunità e al territorio.
Dal 2020 aderisce all'UNPLI - Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia. La sua sede si trova in via Statale Abetone n. 264, presso il Centro civico comunale di Ripafratta.
Da cittadini come voi. Molti abitano ovviamente a Ripafratta, ma altri no, perché la Rocca e Ripafratta sono beni comuni che appartengono a tutto il territorio. Scopri chi siamo qui.
La Festa della Rocca e del suo territorio è una manifestazione che si tiene ogni anno a settembre, organizzata dalla Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca" aps nel borgo di Ripafratta.
La Festa prevede iniziative mirate a far vivere il territorio a 360 gradi: dalle visite alla Rocca e al borgo, a escursioni e passeggiate, al rafting in Serchio, al tiro con l'arco storico, al trekking e orienteering, e poi camminate e attività all'aria aperta, musica e buon cibo.
Diventare socio di Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca" è facile: basta scaricare e stampare un apposito modulo di iscrizione, quindi compilarlo, firmarlo e inviarcelo scansionato via mail. Naturalmente è possibile anche contattarci di persona e venire a compilare il modulo cartaceo presso la nostra sede.
Sarà poi necessario versare la quota associativa, che è fissata da sempre in 10 euro annui.
L'intero procedimento e il modulo si trovano qui.
Potete effettuare una donazione sia online, tramite Paypal, che con bonifico bancario o direttamente in contanti durante una delle nostre iniziative. I vari metodi per donare sono descritti qui.
Certo! Basta inserire il codice fiscale dell'associazione (93076690507) nell'apposita sezione del 5 per mille dedicata al Sostegno del Volontariato, nel momento in cui compili la tua dichiarazione dei redditi.
Tutti i finanziamenti ricevuti dall'associazione vengono impiegati per l'organizzazione delle iniziative pubbliche (visite, escursioni, Festa della Rocca, conferenze, incontri) e per i progetti di valorizzazione del territorio (gestione di beni comuni, stampa di brochure turistiche, "adozione" di spazi pubblici per riscattarli dal degrado, informazione e accoglienza dei visitatori, adozione di spazi pubblici per riscattarli dal degrado)
Nel 2020, ad esempio, abbiamo realizzato in numerose copie un opuscolo informativo per i visitatori, oltre che dato alle stampe Rovine vive, volumetto a cura del nostro vicepresidente Enrico Bustaffa, che racconta la genesi e lo sviluppo della Rocca durante il medioevo. Con un cofinanziamento del Comune, inoltre, abbiamo progettato e realizzato una serie di cartelli turistici dislocati in alcuni punti strategici del nostro territorio, per farlo conoscere ai visitatori. Inoltre, l'associazione ha adottato e recuperato un'aiuola nei pressi del fiume Serchio, che oggi serve da "benvenuto" nei confronti di chi arriva a Ripafratta.
Naturalmente, anche il funzionamento quotidiano dell'associazione richiede fondi: dalla burocrazia ai permessi, alla gestione e manutenzione del Centro civico di Ripafratta. Il lavoro di volontari e dei membri del consiglio direttivo è prestato a titolo interamente gratuito.
Ripafratta società cooperativa di comunità è una "cooperativa di comunità" costituita nel 2020 su impulso dell'associazione Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca", che della cooperativa è infatti socio fondatore.
L'obiettivo della società è fornire servizi alla comunità di Ripafratta e ai visitatori che la frequentano, per fare di questo territorio un luogo più bello da visitare e più semplice da vivere. Il primo progetto della Cooperativa Ripafratta è stato la riapertura della storica Bottega di Ripafratta, un tipico negozio di generi alimentari e non, che aveva chiuso recentemente dopo decenni di attività ininterrotta. "La Bottega di Ripafratta" è stata aperta dalla cooperativa il 21 dicembre 2020, grazie al lavoro e al finanziamento dei soci. La cooperativa organizza inoltre apprezzate attività turistiche, come escursioni e passeggiate alla scoperta del territorio.
Per saperne di più visita il sito ufficiale della Cooperativa Ripafratta.
Fortezze di Confine è un progetto lanciato da quattro associazioni che si occupano di beni storici nel territorio pisano e lucchese: Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca", Gruppo Archeologico Vecchianese, Associazione "Il Castello" di Nozzano, Italia Nostra Onlus sez. Pisa. L'obiettivo del progetto e del gruppo è far conoscere e valorizzare tutto il sistema fortificato di confine tra Pisa e Lucca che sorge nella Valdiserchio. Di esso fa idealmente parte la Rocca di Ripafratta con le sue torri, ma anche il Castello di Nozzano, le torri e i ruderi presenti sul territorio tra Vecchiano e Lucca, e il santuario di Santa Maria in Castello a Vecchiano, già fortificazione.
Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca" ha in gestione, a seguito della vincita del relativo bando, il Centro civico comunale "Eugenio Del Genovese" di Ripafratta (le ex scuole elementari).
Il Centro ha una grande sala assemblee, una sala riunioni e un'aula multimediale a disposizione delle associazioni del territorio e dei cittadini che vogliono utilizzarle. Inoltre, ospita il ricevimento di alcuni medici di base del territorio e la sede della Filarmonica Sangiulianese, oltre ovviamente a quella di Salviamo La Rocca.
L'utilizzo delle sale può essere richiesto scrivendo a info@salviamolarocca.it.
Dal maggio 2022, l'associazione ha ottenuto in comodato gratuito per 5 anni Villa Danielli Stefanini, l'ex Asilo infantile di Ripafratta, una pregevole villa signorile con un ampio giardino, proprietà dell'Ente Danielli Stefanini.
La struttura è sede operativa dell'associazione e ospita molte delle sue attività, a cominciare dalla Festa della Rocca. Nel giardino, l'associazione ha allestito un parco pubblico attrezzato con tavoli e giochi, fruibile dalla comunità.