++ LA ROCCA SARÀ MESSA IN SICUREZZA: IL PROGETTO DEL COMUNE VINCE IL BANDO REGIONALE “CITTÀ MURATE”! UN MOMENTO STORICO PER RIPAFRATTA, RIPAGATI ANNI DI LAVORO E DI SPERANZE ++


La Regione Toscana finanzierà un importante progetto di messa in sicurezza e ripristino dell’accessibilità della Rocca di Ripafratta. Il progetto, presentato dal Comune di San Giuliano Terme nell’ambito del bando “Città murate”, prevede un importo complessivo di 375.000 euro, di cui 300.000 a carico della Regione e 75.000 a carico del Comune.

— Oggi non è un giorno come gli altri per Ripafratta — è il commento del presidente dell’associazione “Salviamo La Rocca”, Sandro Dell’Innocenti. — Oggi festeggiamo il coronamento di un percorso iniziato per noi nel 2012 con la fondazione di Salviamo La Rocca. Festeggiamo una speranza che i nostri volontari, soci, amici hanno contribuito a tenere accesa, anche quando il vento sembrava contrario e l’obiettivo fuori portata —. 

“Salviamo La Rocca” ha seguito da vicino, insieme al Comune di San Giuliano Terme e all’Università di Pisa, la redazione del progetto che ha partecipato al bando regionale.

— Sappiamo che questo progetto rappresenta un primo passo e non esaurisce gli interventi di cui la Rocca ha bisogno — continua Dell’Innocenti — ma al tempo stesso bisogna essere orgogliosi: si andrà a mettere mano alla sicurezza e all’accessibilità del bene storico per la prima volta da anni, anzi da secoli. Non siamo retorici se diciamo che è un momento di svolta per la comunità di Ripafratta e per tutto il territorio.  —.

L’associazione sottolinea come sia stata fondamentale la collaborazione tra i vari enti per raggiungere l’obiettivo. — L’emozione del momento non ci permette di dire molto altro, ma lasciateci almeno ringraziare per il grande risultato i nostri partner nel “Comitato promotore per il recupero della Rocca”: il Comune di San Giuliano, che con l’amministrazione attuale e quella precedente, e con la professionalità dei propri uffici tecnici, ha assunto con lungimiranza la leadership del progetto Rocca, e l’Università di Pisa, che ha portato un contributo fondamentale con le proprie competenze e la grande generosità dimostrata nel credere al progetto. E naturalmente la Regione Toscana, che ha compreso l’importanza di questa visione prima contribuendo all’acquisizione a patrimonio pubblico, e ora finanziando la messa in sicurezza —.