Rocca di Ripafratta, sì unanime del consiglio comunale di San Giuliano Terme all’acquisizione da parte del Comune. L’associazione “Salviamo La Rocca”: un momento storico.

RIPAFRATTA, 31/07/2020 – La Rocca di Ripafratta, attualmente proprietà privata, diventerà proprietà del Comune di San Giuliano Terme. Il via libera è arrivato nella serata del 30 luglio, durante la seduta del consiglio comunale che ha votato, all’unanimità, per la sua acquisizione a patrimonio comunale.

“Un momento storico. Il voto del consiglio comunale chiude un lungo percorso e ne apre uno completamente nuovo – è il commento dell’associazione Salviamo La Rocca -. Il consiglio comunale ha votato per far acquisire a proprietà pubblica un bene storico che dal 1845 era proprietà privata, riportandolo alla comunità come durante i suoi anni più gloriosi”. 

Il voto del consiglio comunale è l’approdo finale di una lunga procedura di acquisizione avviata dall’amministrazione comunale di San Giuliano Terme per sbloccare l’impasse del percorso di recupero, che già dal 2008 aveva subito un brusco arresto. “Era ormai chiaro che la proprietà pubblica del bene fosse una condizione imprescindibile per poter progettare e ricercare fondi – commentano dall’associazione. – In questo senso, l’impegno del sindaco Sergio Di Maio e dell’amministrazione sangiulianese è stato costante e incrollabile, anche nei momenti più difficili; intraprendere un’azione di questo tipo, in un periodo storico non certo facile per gli enti locali, è stato un gesto di lungimiranza e coraggio amministrativo”.

Un risultato che è stato possibile anche grazie alla sinergia con la società civile, con le forze politiche e con le altre istituzioni. “Dobbiamo ringraziare la Regione Toscana per il contributo fondamentale nell’acquisto: dei 130 mila euro necessari a finalizzarlo, 100 mila sono arrivati proprio dalla Regione – fa notare l’associazione -. Un coinvolgimento iniziato con la visita a Ripafratta del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani due anni fa e continuata con l’impegno e la determinazione del consigliere regionale Antonio Mazzeo, che ringraziamo per la sua costanza nell’aver seguito l’iter a Firenze, fondamentale per il contributo concesso al comune”. Molto importante anche l’unanimità in consiglio comunale, una costante per la lunga vicenda della Rocca: “L’impegno di alcune delle forze politiche sul territorio è stato continuo, pensiamo al confronto continuo con i consiglieri e le forze di maggioranza sul territorio del Lungomonte (un ringraziamento particolare al consigliere Angiolo Bernardi) per arrivare a una soluzione in tempi brevi; ma anche al confronto con i partiti di opposizione. Ancora una volta infatti i consiglieri si sono espressi a favore all’unanimità, come sempre è accaduto per gli atti che hanno riguardato la Rocca. Un’ulteriore testimonianza del valore del progetto”.

Foto di Thomas Gronchi

Adesso si apre decisamente una fase nuova, ricca di prospettive per la Rocca e per Ripafratta tutta: “L’Università di Pisa, sotto la direzione del prof. ing. Marco Giorgio Bevilacqua del Dipartimento di Ingegneria DESTeC, sta ultimando il lavoro sul Programma strategico per il recupero della Rocca, che speriamo di poter presentare durante la Festa della Rocca, domenica 13 settembre a Ripafratta. Una volta che il comune sarà formalmente entrato in possesso del bene, si dovrà ragionare sugli altri nodi da sciogliere, a cominciare dalle proprietà circostanti e dalla viabilità di accesso, fino ai capitoli riguardanti la progettazione e ovviamente la ricerca di finanziamenti, che non potranno essere comunali ma dovranno venire dal coinvolgimento di altri attori pubblici e privati. Ma la proprietà pubblica era fondamentale proprio perché faciliterà e renderà possibili questi nuovi step (ad esempio, non si può fare un progetto esecutivo se non si fanno rilievi tecnici e non si possono fare rilievi se non si intraprende un’azione di pulizia dalla vegetazione infestante). E naturalmente consentirà l’accesso a finanziamenti regionali, ministeriali ed europei, se saremo bravi ad intercettarli. Insomma, anche se apparentemente ancora nulla è cambiato, in realtà tutto è cambiato”.

La Rocca di Ripafratta dall'alto

“Un grazie particolare – conclude l’associazione – non può non andare ai soci e volontari dell’associazione Salviamo La Rocca. Questo traguardo è merito della perseveranza di persone che hanno sacrificato tanta parte del loro tempo, da anni, per la loro comunità e per il loro territorio. La Festa della Rocca del 13 settembre sarà anche un giusto e meritato momento di celebrazione e ringraziamento per tutti i volontari, soci e sostenitori.
Da qui si parte per un nuovo percorso, altrettanto lungo e complesso, ma un po’ meno in salita. La nostra determinazione ne esce rafforzata e crescerà ancora con il tempo”.