Il 22 ottobre si chiude la raccolta firme. Si va verso un piano d’azione concreto.

Domenica 22 ottobre si chiuderà la raccolta firme a sostegno della petizione #salviamolarocca, lanciata nello scorso aprile, e che ha visto la mobilitazione di migliaia di cittadini e decine di associazioni.

L’adesione è stata talmente importante che non ce la siamo sentiti di interrompere a settembre, come avevamo pronosticato, e abbiamo prorogato la raccolta anche in ottobre.

Sono stati mesi impegnativi, che hanno prosciugato le nostre energie, ma che al tempo stesso ce ne hanno donate di nuove.

Se c’è una considerazione da fare, a seguito di questa mobilitazione, è che il recupero della Rocca di San Paolino ha (finalmente) smesso di essere una questione locale; il “nostro” bene storico è ormai percepito come un patrimonio provinciale, interprovinciale (basti pensare al supporto del versante lucchese)e regionale (con la partecipazione delle istituzioni regionali alla nostra Festa della Rocca).

Dobbiamo ringraziare tutte le realtà che ci hanno aiutato a raccogliere firme, e in particolare Confesercenti Toscana Nord, l’associazione La Voce del Serchio, la pro loco di San Giuliano Terme e il Centro Commerciale Naturale, oltre a quelli che consideriamo ormai dei veri e propri partner in questa mobilitazione, ovvero gli amici di Italia Nostra Pisa (con l’importante partecipazione della sezione lucchese).

Questi mesi ci hanno visto in prima linea: convegni, presentazioni e conferenze (come quella promossa dal Tirreno, o come le iniziative di Italia Nostra Pisa e Italia Nostra Lucca), interviste sui giornali e telegiornali (incluso il TGRegione), un tentativo del Comune di San Giuliano di chiedere la donazione del bene all’attuale proprietà (fallito), attestazioni di stima, supporto e sostegno da parte di centinaia e centinaia di cittadini e decine di associazioni.

Cosa accadrà adesso? Restano intanto alcuni giorni per firmare, soprattutto online. Poi, incontreremo l’amministrazione comunale di San Giuliano Terme, e consegneremo la raccolta firme anche alle altre realtà a cui abbiamo indirizzato la petizione.

Questi mesi sono stati un vero e proprio bagno di energia, lo ripetiamo. Abbiamo parlato con tante persone, con esperti, con politici e istituzioni, con enti di vario tipo, con appassionati, docenti universitari, studenti, visitatori e responsabili di associazioni; abbiamo raccolto suggerimenti, spunti e indicazioni di rotta. Adesso ci siamo fatti un’idea più precisa di cosa occorre per portare avanti la questione in modo non utopistico ma concreto. Prima ancora dei finanziamenti, occorre un piano d’azione, cosa che finora è mancata, con l’affidarsi a iniziative più o meno estemporanee (pur con tutte le buone intenzioni del caso). Il punto iniziale di questo piano d’azione crediamo di averlo individuato.

Faremo un annuncio importante nei prossimi giorni. Continuate a seguirci.